domenica 8 febbraio 2015

Atene chiama, l'Italia risponde

dalla parte giusta 

mercoledì 11 febbraio PRESIDI in tutta Italia
sabato 14 febbraio MANIFESTAZIONE NAZIONALE - ROMA ore 14, P.za Indipendenza


#dallapartegiusta



A Piazza Syntagma la Grecia è tornata  in piazza per difendere le proprie scelte, la dignità dei popoli e la democrazia di tutta Europa.

Il ricatto della BCE al nuovo governo greco è un ricatto contro tutti noi.

Il momento è ora, per fare in tutta Europa come hanno fatto i greci: alzare la testa e non avere paura. Siamo tutti in gioco.

La Grecia dimostra che una alternativa democratica e sociale alla austerità e al neoliberismo è possibile e può vincere.



Non siamo costretti a vivere strangolati nella trappola del debito e del pareggio di bilancio. Non sono obbligatorie le privatizzazioni, lo smantellamento dello stato sociale, la precarietà e la disoccupazione. Le sole riforme efficaci sono quelle che fanno pagare i ricchi e non i poveri, che combattono la corruzione, l’evasione fiscale, la fuga dei capitali - come propone il nuovo governo greco.

I prossimi giorni e settimane saranno cruciali. Non possiamo lasciare i greci da soli a combattere.

Facciamo la nostra parte. Il braccio di ferro fra la Grecia e la BCE è la prova di forza fra due idee di Europa - diamo forza alla parte giusta, insieme a tanti altri paesi del nostro continente.

Fermiamo i mercati, le banche, la Troika e i governi liberisti. La Grecia con il voto ha scelto la dignità, i diritti e la democrazia.  Anche noi.

Chiediamo a tutti e tutte uno sforzo straordinario di impegno e di attivismo per dare vita sabato 14 febbraio a una grande manifestazione nazionale a Roma, in connessione con le altre piazze europee e con la mobilitazione prevista ad Atene il 16 febbraio.



Ci rivolgiamo a tutto il mondo amplissimo che si è detto in questi giorni vicino a Tsipras e al popolo greco e a tutti coloro che hanno a cuore la democrazia, la dignità e una nuova Europa.

Decidere di fare una manifestazione nazionale in una settimana è una scelta impegnativa. Ma sentiamo che non si può fare diversamente.

C’è bisogno di un impegno straordinario perchè la manifestazione unitaria sia grande e all’altezza di una sfida cruciale, da cui dipende il futuro nostro e di ciò che abbiamo a cuore.



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